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Guida all’equo COMPENSO e alla giusta RETRIBUZIONE per il Medico libero professionista

“Laureati non vi foste per esser retribuiti come bruti, ma in funzion delle vostre virtute e conoscenze!”

Senza scomodar ulteriormente le famose terzine dell’Inferno Dantesco, ecco un breve articolo sull’importanza dell’equo compenso per il Medico (soprattutto per il giovane medico) e alcuni semplici, ma validi consigli su come ottenerlo.

PREMESSA:

Se sei un Medico e conosci già il decreto legge “Bersani” dell’estate 2006 e possiedi nozioni economiche di base, in particolare se hai già sentito parlare della famosa legge sulla “domande-e-offerta”, passa pure al prossimo capoverso, altrimenti ti consigliamo di leggere questo articolo da qui:

DECRETO BERSANI: il decreto Bersani-Visco, ufficialmente decreto legge 233 del 4 luglio 2006, convertito poi in legge n. 248 del 4 agosto 2006, è una famosa legge della Stato Italiano – attualmente in vigore – facente parte del cosiddetto “pacchetto liberalizzazioni 1” proposto dall’allora Ministro dello Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani (governo Prodi II). Questo decreto ha sostanzialmente abolito la tariffa minima per i professionisti (medici compresi!), con possibilità da parte del Paziente o della struttura, ente, società, ecc. di poter negoziare, o meglio di poter proporre a loro piacimento, la tariffa per la prestazione richiesta. Questo decreto trova la sua ratio nell’importante idea di snellire alcuni meccanismi “ingolfati” e, soprattutto, di movimentare il mercato del lavoro, favorendo la libera concorrenza, fattore quest’ultimo considerato fondamentale per la crescita economica e delle opportunità di lavoro di una nazione.

Sapevi che prima esisteva un tariffario minimo “ufficiale” Per le prestazioni mediche?

LEGGE della “DOMANDA-E-OFFERTA”: La legge della domanda e dell’offerta, è una nota e assodata legge dell’ economia che pone in relazione matematica la quantità domandata e la quantità offerta di un determinato bene economico o servizio (quindi valida ovviamente anche per le tariffe di un professionista!) prevedendo il trend –ossia la variazione- del suo prezzo o valore sul quel mercato di riferimento.
Secondo questa legge, la quantità domandata di un bene/servizio/prestazione è inversamente proporzionale al prezzo del bene/servizio/prestazione stesso (in soldoni: più domanda per quel lavoro c’è e più sarà difficile alzare l’onorario del professionista!).

Premesso questo, la sfortunata e involontaria combinazione tra decreto Bersani di cui sopra, e imbuto formativo nel percorso medico (il cosiddetto gap tra il numero di laureati in medicina per anno e il numero di borse di specializzazione, borse MMG, e borse di Dottorato messa a bando dai ministeri competenti, sempre per anno) ha sicuramente “piegato” verso il basso la curva dell’onorario medio per il professionista medico. In questo contesto si muovono sia i medici specializzati che gli oltre 20000 camici “grigi” generati, nell’ultimo decennio, dall’imbuto di cui sopra, ovvero medici laureati e abilitati che non hanno avuto modo negli anni di  proseguire nel percorso post-laurea, ma che si sono ritrovati ugualmente ad essere la colonna portante di molte attività sanitarie, nonostante i rapporti lavorativi spesso precari. Nella maggior parte dei casi questi medici ricevono incarichi LP o incarichi pro-tempore e quasi sempre determinati come sostituzioni, guardie notturne e festive, assistenza gare sportive-fiere-eventi-manifestazioni, docenze 81/08, sanità privata, incarichi transitori nelle AUSL, emergenza territoriale, centri prelievi.

L’INIZIO DELLA PROFESSIONE MEDICA: come riconoscere un equo compenso?

Questa domanda amletica è stata sicuramente fra i dubbi più ricorrenti nella mente razionale del medico neo-abilitato che si trova, finalmente, nel mercato del lavoro.

Una risposta assoluta, sempre applicabile, vincente, ovviamente non c’è, quello che secondo noi però, invece, esiste e che può tornare utile è un ragionamento basato su alcuni dati OGGETTIVI.

Il compenso in sé, è fondamentalmente determinato da 3 elementi principali:

  1. Il tempo, ovvero il numero di ore offerte
  2. La responsabilità richiesta dalla determinata mansione offerta (es. assistenza durante trasporto secondario ALS)
  3. Le competenze richieste (titoli, certificazioni necessarie o raccomandate) per l’attività lavorativa offerta

La somma dei 3 fattori genera un valore medio per quella mansione che potrà poi subire un’oscillazione (sia in positivo che in negativo) in funzione di 3 fattori SECONDARI:

  1. La quantità assoluta di lavoro offerto (1 assistenza gara, o tutto il campionato; oppure 2 ore contro la giornata intera);
  2. L’urgenza (“scusi l’orario Dottore, ma avremmo bisogno a causa di un forfait di un suo collega di lei per un evento in fiera domani, domenica 4 gennaio, è per caso disponibile? la prego..”);
  3. La concorrenza, cioè il numero di medici potenzialmente disponibili (la legge della domanda e offerta di lavoro, di cui sopra).

Ok la teoria, ma nella pratica, quanto è giusto aspettarsi o richiedere per una determinata mansione lavorativa?

Anche a noi piace essere utili e soprattutto concreti e pratici per i nostri lettori (e Colleghi!), per questo seppur con il semplice desiderio di darvi una guida snella, un’idea che possa fare da segna-rotta (ripetiamo: non è assoluta, non è obbligatoria, e ogni professionista è libero di accettare l’onorario che ritiene idoneo), vi consigliamo di basarvi su quelle che sarebbero le certificazioni (IRC/ERC-AHA) raccomandante per coprire in tranquillità l’incarico proposto. Per esempio, seppur ogni evento sanitario può accadere a chiunque e in ogni momento e luogo, viene comunque da sé che una gara di motocross ha un rischio intrinseco maggiore rispetto all’assistenza gara ad un evento di BRIDGE (si, nei tornei UFFICIALI è richiesto obbligatoriamente un medico in servizio nella sala da gioco!).

Certificazioni e compenso: le nostre indicazioni

puoi utilizzare le seguenti tariffe ipotizzando il rischio intrinseco potenziale di un determinato incarico e la certificazione consigliata per affrontarlo

  • Evento rischio intrinseco BLS-D (Basic Life Support): 30,00 Euro – 34 ,00 Euro / ora;
  • Evento rischio intrinseco ALS (Advanced Life Support): 36,50 Euro – 40,00 Euro / ora;
  • Evento rischio intrinseco PTC (Pre Trauma Care): a partire da 40,00 Euro / ora.

Calcolando l’intera giornata lavorativa (dalle 5 ore di impegno in su):

  • Evento rischio intrinseco BLS-D (Basic Life Support): 180-200 Euro a giornata;
  • Evento rischio intrinseco ALS (Advanced Life Support): 280-320 Euro a giornata;
  • Evento rischio intrinseco PTC (Pre Trauma Care): dai 400 Euro a salire, a giornata.

Infine, attività non calcolabili con questo metodo:

  • Docenze corsi 81/08: almeno 40,00 euro/ora
  • Sostituzioni ambulatoriali: tariffe e tabelle note
  • Punto prelievi: accordi e tariffe stipulate con AUSL.

Buona parte delle offerte che riceverete prevederanno principalmente attività di guardia, o assistenza (es. medico di gara) e vi capiterà spesso di sentirvi dire: “Dottore, non succede mai nulla!” “Dottore, viene e si mette in panchina a leggere il giornale”.

Frasi abbastanza comuni, e basate su un retaggio ipotizzabile ma non condivisibile:

La retribuzione non è correlata a ciò che succede o non succede, al fatto che siate o meno intervenuti per un determinato evento, ma si basa sulla RESPONSABILITA’ che il medico si sta assumendo in quel momento, per il TEMPO e per le COMPETENZE che dovranno essere dimostrate in caso di necessità. Motivo per il quale, in buona parte delle attività offerte, IL MEDICO è NECESSARIO PER LEGGE! (E QUINDI UN MOTIVO CI SARA’!).

In ultimo, è bene ricordare che le spese fisse, per un medico libero professionista all’inizio della carriera, comprendono: RC professionale, RC infortuni professionista (che consigliamo!), commercialista per gestione Partiva Iva, congressi di aggiornamento ed ECM, rinnovo e conseguimento delle certificazioni nonché materiali necessari allo svolgimento della professione (un esempio a questo link), per un totale in media di circa 2500 Euro/annui.

E come se ci fosse la necessità di ricordarlo, una laurea in medicina per uno studente fuori sede ad oggi, in Italia costa tra gli 80.000 e i 100.000 Euro!

Dovremmo infine aprire il capito tassazione, regime fiscale e differenza tra guadagno lordo e netto. Ma questa è una altra storia e un altro articolo (clicca qui)

Siate sempre professionali e onesti

La consapevolezza di quanto sopra e la diffusione culturale di queste considerazioni in merito alla retribuzione del Medico sono essenziali per ricevere un compenso equo e meritato.

Per questo motivo, negli anni sono nate tante iniziative, sia a livello di associazioni che di gruppi Facebook, proprio a tutela dell’equo compenso e del giusto trattamento dei Giovani Medici. Il più famoso d’Italia è sicuramente GMAS (Giovani Medici Anti Sfruttamento)  fondato dalla Dottoressa Lucrezia Trozzi che conta oggi oltre 11000 medici iscritti.

Pensiamoci bene ad accettare un’offerta non congrua o addirittura una “retribuzione a pizza e birra. La legge della domanda e offerta funziona anche al contrario: se noi smetteremo di accettare di scendere a determinati compromessi, questo genere di offerte non troveranno più mercato e spariranno.

Buon Lavoro Colleghi!

DoctorsWork!

PS: con la nostra nuova piattaforma DoctorsWork! lanciata online 2 mesi fa, è attivo il filtro annunci che farà sì che pubblicheremo e renderemo visibili a voi utenti SOLO quegli annunci potenzialmente IN LINEA con una media retribuzione decorosa ed ETICAMENTE interessanti. Un piccolo passaggio nato col desiderio di migliorare le condizione lavorativa della nostra Categoria.

DoctorsWork offerta lavoro
Un esempio di offerta di lavoro sul nuovo portale DoctorsWork!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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