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CLAB: la startup che ha sconfitto il Radon

Quella di CLAB (Cassitta Lab Srl) è una mission che tocca da vicino la salute di tutti noi: eliminare gli effetti nocivi legati alla presenza di Radon nell’ambiente. Una sfida che ha anche una valenza di tipo sociale, visto che il gas in questione rappresenta la seconda causa di tumore al polmone con oltre 3.000 decessi all’anno solo in Italia (fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità).

Per trovare la risposta a questo delicato problema la startup innovativa iscritta al registro speciale, fondata da giovani professionisti sardi e emiliano romagnoli, con un capitale di partenza di soli 2 euro, ha deciso di mettere a sistema professionalità e competenze provenienti dai più disparati settori: dalla geologia alla chimica, dall’informatica all’elettronica, dal design all’ingegneria.

Il risultato è RADOFF: un dispositivo nato con l’obiettivo di abbattere i rischi generati dal Radon, ‘ripulendo’ l’aria che respiriamo tutti i giorni in casa o al lavoro. In commercio esistono già dei prodotti, come le barriere anti – Radon, che però sono pensate esclusivamente per edifici di nuova fabbricazione.
La principale innovazione di RADOFF è data dal fatto che esso offre una risposta anche per edifici già esistenti,
senza rendere necessari costosi interventi di ripavimentazione: bastano pochi minuti per installarlo e attivare così un efficace scudo contro il pericoloso gas. Una vera e propria rivoluzione, tenuto conto che le attuali politiche urbanistiche vanno contro il consumo di suolo, offrendo incentivi a chi restaura e riqualifica l’esistente.

“Per creare RADOFF – spiegano i responsabili della startup – abbiamo coniugato fluidodinamica, termodinamica ed ingegneria chimica, mentre per mettere a punto il sistema di controllo ci siamo avvalsi della partnership di Abinsula, azienda hi-tech sarda oggi nota in tutto il mondo.
Il dispositivo misura inoltre altri parametri ambientali quali temperatura interna, umidità dell’aria, ossigeno e manda un segnale d’allarme in caso di eventuali fughe di gas”.

Il prodotto, brevettato lo scorso dicembre, verrà immesso sul mercato a partire da giugno 2018, ma nel frattempo CLAB ha già iniziato a far parlare di sé. Nelle scorse settimane ha superato la concorrenza di oltre 150 startup internazionali, ottenendo un importante riconoscimento come startup ad impatto sociale: fondi economici più la possibilità di essere accelerata da un Venture Capital Piemontese…

Ad aprile i giovani imprenditori parteciperanno al BIAT di Napoli, mentre a maggio saranno protagonisti del VIVA
Technology di Parigi, una delle più importanti fiere del settore.
A questo si aggiunge la partecipazione a Interreg, progetto di cooperazione internazionale tra Italia e Francia.
Ma nel futuro di CLAB, che al suo interno racchiude anche una società di ingegneria e architettura e una E.S.C.O. (Energy Service Company), non c’è soltanto RADOFF: tra i progetti in cantiere c’è il protocollo ‘smart city’, una città a misura di territorio dotata di un sistema di trasporto collettivo sostenibile.

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